Riflessivi, artistici, sospesi…
Sono i progetti vincitori del concorso Micropaesaggi. Ve li presentiamo qui
Sono 10, divisi nelle categorie Junior e Senior, realizzati da studenti, paesaggiste e paesaggisti, professionisti dal mondo dell’architettura, giardinieri e vivaisti. Parliamo dei progetti vincitori del concorso Micropaesaggi, bellissimi, intriganti e – cosa più importante – visitabili dal vivo in occasione di Euroflora 2022! L’appuntamento internazionale dedicato al mondo dei fiori e delle piante riserverà uno spazio proprio a loro, nella splendida cornice dei Parchi di Nervi a Genova. La nostra idea è di condividere con il pubblico di Euroflora tutta la creatività e l’estro che questi micro progetti portano con sé.
Passeggiando tra stand magnificamente allestiti e specie rare da tutto il mondo vi imbatterete in “Calamità Calamita” realizzato da un gruppo di studenti di architettura del paesaggio che, con la loro proposta, ci faranno riflettere sul rapporto uomo/natura. Avrete modo di scoprire “Finestre sul giardino” di un team di paesaggisti che vi farà entrare in contatto con diverse tipologie di flora e contesti. Il progetto “Istantanee” che mette al centro l’interazione tra opera e persona, idea di due paesaggiste promotrici di temi come sostenibilità e relazioni di contesto. “Naturalcubo”, proposta nata da un team che mette insieme architettura e paesaggistica, grazie alla quale il pubblico di Euroflora 2022 si relazionerà con la sorpresa che solo il mondo naturale riesce a generare. E per completare la categoria Junior “Un tavolo di micropaesaggi”, installazione di due architetti dove astrazione, convivialità e apertura si esprimono in un tavolo lineare dai molti elementi.
Anche per la categoria Senior sono cinque i progetti premiati. “8M3” vi racconterà uno spazio di otto metri cubi, dimensione minima per l’abitare umano, dove al posto delle persone gli inquilini sono piante. Idea nata dalla collaborazione tra una paesaggista e un architetto. “Miegakure – uno sguardo orientale sulla città di Genova” è un omaggio alla città attraverso un progetto, firmato da due architetti, che utilizza la tecnica giapponese dello ‘shukkei’. Ci farà riflettere su ‘cosa c’è oltre’ il progetto curato da una paesaggista, una vivaista, un’operatrice di fattorie didattiche e un giardiniere dal titolo “Le stanze degli orizzonti”. Il micropaesaggio “Rub Rum”, proposta di due architette, unisce i quattro elementi della vita in un giardino caotico e al contempo ordinato da scoprire attraverso un inedito punto di vista. Chiude la rosa di proposte vincitrici “Una sola moltitudine” che ricrea una sorta di erbario vivente legato all’origine delle culture mediterranee in un ipotetico ecosistema tra cultura e coltura. Qui la macchia mediterranea è protagonista.